16 gennaio 2008

Motocoerenza


Mi è stato chiesto come mai ho deciso di occuparmi di Café Racers sebbene non ne abbia una (anche se ci vorrebbe poco a trasformare la bonnie).
E' una domanda interessante...
La risposta più semplice e forse più banale è che non sono abbastanza ricco, di moto ne posso avere una sola...
..per ora :-)

A me piacciono molto le moto in stile Café, ma non mi piacciono solo quelle.
Forse non cerco la sportività (per quanto ci si possa ingarellare con un "cancellone" come i nostri :-) ), ma ritengo comunque di non essere così lontano da quella cultura.
La mia bonnie è modificata; lo sarà sempre di più ogni anno che passa e sempre di più con interventi eseguiti da me, man mano che imparo a metterci le mani sopra.
Ho solo scelto di deviare verso uno stile che si adattasse alle mie abitudini, alla mia indecisione cronica e alle disparate influenze motociclistiche che mi conquistano, in un contrasto che alla fine acquista una sua identità.

Viaggio molto e non mi fermo di fronte a intemperie, terreni accidentati, sterrati:
la mia moto deve poter affrontare tutto questo seza probemi ma al contempo senza compromettere l'uso stradale puro.
Per questo è un po' scrambler, ma con delle gomme che tengono molto bene anche su strada e con l'acqua (Metzeler Tourance), protezioni quanto basta, manubrio largo (che in realtà rende molto anche nel misto stretto) e valige rigide.
E il navigatore GPS, perchè perdersi in moto è bello, ma qualche volta bisogna anche riuscire a tornare a casa in tempo...

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